Un viaggio dentro e fuori. Il Perù per me ha rappresentato un viaggio fuori e dentro di me per le forti emozioni che ho provato durante il mio tour.
Non c’è un viaggio preferito, un luogo che può essere paragonato ad altri, un percorso più emozionante eppure il Perù mi ha travolto, affascinato e catturato come mai nessun posto ha fatto finora.
E non parlo della mia amata natura che, mai come in quel viaggio, non ho ritrovato con la stessa prepotenza ma di quello che ha smosso dentro di me.
Se volete affrontare questo viaggio, preparate i vostri occhi e il vostro cuore perché questo Paese li sorprenderà!
Proverò ad essere più razionale ed oggettiva possibile nel mio racconto, nonostante le incredibili sensazioni che rivivo ricordando, quindi… iniziamo!
Il mio viaggio ha toccato varie città del Perù: Lima, Arequipa, Puno, Lago Titicaca, Cusco e Machu Picchu.
Attenzione ragazzi, l’ordine non è casuale! Prima di organizzare il vostro viaggio in Perù tenete fortemente in considerazione il fattore soroche, causato dalla pressione atmosferica più bassa dovuta all’altitudine, che determina una minore presenza di ossigeno nell’organismo e, vi assicuro, che non è uno scherzo.
Io mi ritengo abbastanza resistente eppure ho subito in prima persona i disturbi (non gravissimi ma fastidiosi) che causa un’ossigenazione diversa da quella a cui siamo abituati quindi il vostro percorso dovrà necessariamente essere organizzato tenendo in considerazione questo aspetto.
“Machu Picchu”
“Mercato locale”
Per evitare di incorrere in questo problema, oltre ad organizzare il vostro viaggio in maniera studiata e furba, c’è un’altra soluzione che vorranno continuamente vendervi e vi proporranno ovunque: le foglie di coca.
Ebbene sì, il metodo più efficace per contrastare questo disturbo è masticare foglie di coca o ingerire caramelle, pasticche o infusi di coca (che è la pianta da cui si ricava la cocaina ma non è cocaina!!). Vedrete che dopo un leggero intorpidimento della lingua, inizierete subito a sentirvi meglio e i giramenti di testa, la sensazione di nausea o eventuale dolore al petto spariranno.
Mi raccomando, però, ricordate che anche se in Perù è legale, non è possibile portare in Italia le foglie di questa pianta mentre, al contrario, in quantità ridotte possono viaggiare con voi alimenti e bevande a base di coca.
Tornando al soroche, considerate che la maggior parte degli alberghi e bus che prenderete per spostarvi durante le vostre escursioni, posseggono una scorta di bombole di ossigeno che, in casi di difficoltà più evidenti, vi risolleveranno immediatamente dal fastidio!
Benvenuti in Perù! Si parte da Lima, la capitale nonché la città più grande del Paese che conta circa 9 milioni di abitanti, una città a cui ho dedicato tre giorni. L’impatto è subito molto forte, si evidenziano in maniera netta le ineguaglianze di questo paese anche semplicemente passeggiando da un quartiere all’altro.
Ma per dividere meglio i poveri dai ricchi a Lima hanno fatto di più: hanno alzato un muro.
Sì, un muro che separa i quartieri ricchi di La Molina e di Santiago de Surco da quelli di Pamplona Alta, San Juan de Miraflores e Villa María del Triunfo, abitati da cittadini meno facoltosi. Quando quest’ultimi devono attraversare il muro sono obbligati ad esibire, presso i checkpoint, i rispettivi documenti, sottoponendosi a perquisizioni anche di ore.
Questa parentesi triste era doverosa per comprendere come è organizzata la città ma torniamo alla nostra visita.
L’ho già detto, il Perù è il Paese dei contrasti quindi preparate il vostro cuore ad accoglierli… andiamo!
Una passeggiata nel centro di Lima vi porterà ad ammirare la splendida cattedrale che si affaccia sulla Plaza Mayor che, insieme al Monastero di San Francesco, rappresentano due simboli della città.
Tra i quartieri da non perdere ci sono sicuramente Barranco, con il suo fascino bhoemien, Miraflores, Rimác e La Punta e Callao che rappresentano la zona chic e borghese della città.
In particolar modo, per gli amanti dello shopping, un vero paradiso è il quartiere Miraflores, ricco di negozi di alta moda, ristoranti di lusso e panorami mozzafiato a picco sull’oceano Pacifico.
Una visita è d’obbligo anche al Parque del Amor tappezzato da fiori colorati e frasi d’amore con una statua rappresentante una coppia in un abbraccio “El Beso”.
Un altro quartiere che consiglio per la presenza di verde è San Isidro, un distretto residenziale con antichi uliveti.
Per gli appassionati d’arte consiglio il Museo Larco, eccellente introduzione all’arte precolombiana peruviana.
Molto belli e caratteristici sono anche i mercatini peruviani, La Marina e Inca, dove, contrattando un po’, riuscirete ad acquistare souvenir davvero molto tipici, spesso artigianali e a costi irrisori. Io impazzivo per le bamboline di stoffa super colorate fatte a mano! Ma non preoccupatevi, queste bamboline deliziose le ritroverete ovunque e, anche nei momenti meno impensabili, ci sarà una signora con un grande sorriso pronta a vendervi le sue!
Per un divertimento sfrenato tra club e pub assolutamente dovrete tornare al quartiere Barranco dove, oltre a ritrovare dj che si esibiscono in musica internazionale, avrete la possibilità in molti bar di assistere a spettacoli di musica dal vivo tradizionali andina come la salsa, la zamacueca o la penas. Ovviamente per me vincono 10 a 0 le musiche tradizionali che vi assicuro non hanno nulla di classico o noioso anzi, dopo una buona birra, vi trasporteranno facendovi scatenare!
Altri quartieri consigliati per la nightlife sono San Isidro, con ristoranti e spettacoli più raffinati ed eleganti, e Parque Kennedy nel barrio Miraflores
Consigli per risparmiare
Spostati con i mezzi locali, tratta sui prezzi delle escursioni e valuta le posizioni degli alloggi. Il Perù è un Paese dove risparmiare non è difficile ma, come sempre, bisogna sapersi muovere e aver voglia anche di adattarsi.
Se avete affittato un appartamento, approfittate dei tanti mercatini del Paese per fare provviste e evitare di cenare sempre fuori!
Seconda tappa di questo incredibile viaggio è stata la città bianca Arequipa, chiamata così proprio per la predominanza di questo colore, che sorge ai piedi dei tre imponenti vulcani Misti, Chachani e Machu Picchu.
Di questa città ho apprezzato particolarmente l’atmosfera tranquilla che la avvolge, soprattutto dopo una super trafficata Lima. Passeggiate per le vie di questa città fino ad arrivare alla Piazza d’Armi dove potrete ammirare anche l’architettura dei palazzi che la circondano.
Assolutamente da non perdere la visita allo splendido monastero di Santa Catalina, dove entrerete in contatto in prima persona con la vita che le monache di clausura hanno svolto per 500 anni. Solitamente (faccio un mea culpa!!) non sono particolarmente affascinata da questo genere di visite ma vi assicuro che questo monastero vi aiuterà a comprendere la cultura peruviana anche sotto il profilo religioso che non è da sottovalutare!
Non abbandonate questa città, inoltre, senza prima esservi persi tra i suoi sapori gastronomici in quanto questa località è famosa anche per la sua tradizione culinaria.
Programmate di spostarvi da questa città verso la Valle del Colca dove potrete ammirare il suggestivo panorama andino con i suoi vulcani e le sue vette, incontrando animali tipici della zona come l’alpaca, la vigogna ed il lama.
La terza tappa vi porterà in uno dei luoghi simbolo del Perù: Puno con il lago Titicaca.
Puno (3.827 m) per me ha rappresentato la terza tappa ma se volete raggiungere questo luogo direttamente da Lima, vi tranquillizzo sulla presenza di molti voli diretti, dalla durata 1h 40min, verso l’aeroporto di Juliaca, che si trova 40 km a nord di Puno.
Una volta qui, vi consiglio di visitare questa città andina dal clima molto freddo, capitale del Folclore peruviano. Se riuscirete ad organizzare il vostro viaggio a cavallo tra gennaio e febbraio, verrete travolti dalla gioia per la Festa della Vergine della Candelaria, una delle celebrazioni più importanti del Paese. Questo luogo vi resterà impresso per altro però: preparatevi ad un’esperienza che vi lascerà senza fiato perché, con uno dei tour acquistabili in qualsiasi agenzia del posto, avrete l’occasione di conoscere la popolazione Uros che costruì delle vere e proprie isole galleggianti sul lago Titicaca. Entrare in contatto con queste tribù sarà indimenticabile in quanto vi renderete conto subito dell’amore e dell’attaccamento che nutrono per le loro isole e per le loro tradizioni.
Si esprimono in aymara, la loro lingua originale, e trascorrono tutta la loro vita cercando di non allontanarsi mai dalle loro case in totora. Vivono di artigianato che vendono ai turisti, agricoltura, caccia e pesca ed hanno costruito sulle isole anche chiese e scuole!
Ebbene sì, se avete scelto come destinazione il Perù, certamente avete considerato di visitare uno dei siti archeologici più antichi e belli del mondo: Machu Picchu.
Personalmente, prima di raggiungere questo luogo che mi emozionava al solo pensiero, ho deciso di rallentare il ritmo e quindi di scegliere un mezzo di trasporto che potesse farmi vivere a pieno il percorso: il treno delle Ande.
Arrivata a Machu Picchu ho potuto visitare, grazie ad un’affascinante passeggiata di circa tre ore, la zona agricola e la zona urbana fino a raggiungere la vetta più alta da cui si può ammirare la più famosa città perduta del mondo, in tutta la sua bellezza.
Vi sembrerà di essere già stati in questo posto in quanto si tratta di uno dei panorami più fotografati di sempre. Un momento magico che faticherete a dimenticare.
Vi consiglio di dedicare almeno un’intera giornata anche alla visita di Cusco, antica capitale dell’impero Inca, con la sua Plaza Regocijo, Plaza de Armas, il leggendario Tempio Korikancha e la meravigliosa cattedrale.
Da Puno ho raggiunto Cusco con il famoso Treno delle Ande che mi ha condotto a destinazione in circa dieci ore, permettendomi di ammirare le bellezze naturali del luogo ma soprattutto di riflettere sorseggiando tè tipici e chiacchierando con gli altri viaggiatori (quello che è accaduto su questo treno ha contribuito a rendere questo viaggio indimenticabile e potrete leggerlo qui).
Arrivata a Cusco, ho raggiunto la stazione dei treni di Poroy e preso un altro treno da Poroy ad Aguas Calientes per circa tre ore. Da Aguas Calientes, un autobus mi ha condotto in circa trenta minuti finalmente a Machu Picchu.
Il perù è molto rinomato anche dal punto di vista gastronomico!
Spero di non urtare la sensibilità di nessuno, io stessa ne sono rimasta scioccata dopo averlo mangiato senza sapere cosa fosse, ma uno dei piatti principali più caratteristici del Perù è il Cuy, meglio noto a noi come porcellino d’india.
Sì, lo so che è terribile ma se pensate che per comprendere a pieno un Paese bisogna anche mangiare come gli abitanti dello stesso, preparatevi ad assaggiare questo piatto!
Ovviamente non rappresenta l’unico cibo tipico da assaggiare qui, cercate, infatti, di assaggiare anche il ceviche, una ricetta a base di frutti di mare crudi e marinati nel lime e nelle spezie, servito con cipolla e mais tostato. Ma anche il rocoto ripieno, un peperone decisamente piccante cotto in forno e farcito con carne di manzo, spezie, formaggio e uova, e il solterito de queso, un’insalata tipica con formaggio, fagioli e uova.
Costo medio di un pranzo qui è di 10 soles, circa 3 euro. Ma ovviamente dipende sempre da dove vai e da cosa scegli di mangiare!
Tanto dipende da che tipo di viaggio organizzerete e da quanto sarete disposti ad adattarvi ma considerate per un alloggio in strutture semplici i costi si aggirano in media, tra luoghi più e meno turistici, intorno ai 25,00€ a notte. Per gli spostamenti vi consiglio di prendere quanto più vi sarà possibile i bus che hanno prezzi irrisori e sono piuttosto comodi.
Io ho visitato il sud del Perù nel periodo compreso tra aprile e maggio che si è rivelato il momento ideale in quanto all’inizio del loro inverno australe e quindi della nostra primavera/estate. Il clima era secco ma più caldo o più freddo a seconda delle zone.