Le isole Filippine vengono considerate un vero e proprio paradiso terrestre seppur non siano affatto una meta semplice da fare zaino in spalla in quanto logisticamente stressante e complessa, basti pensare che le tantissime isole sono tutte distanti e mal collegate tra di loro.
Questo svantaggio logistico diventa in realtà, per i veri viaggiatori, un aspetto di grandissimo rilievo: ebbene sì, alle Filippine, soprattutto nella zona nord, troverete pochissimi turisti!
“Parco nazionale di Banff”
“Niagara falls”
Sicuramente il vostro viaggio partirà dalla capitale Manila, da cui partono la maggior parte dei voli. Questa città non mi ha per nulla entusiasmato in quanto ha pochissimo da offrire, ad eccezione del quartiere fortificato di Intramuros. Per il resto mi è parsa un po’ la brutta copia di Bangkok. Sporca, degradata, sovrappopolata e dilaniata da un traffico estenuante.
Un giorno per visitarla può assolutamente bastare, per quanto mi riguarda ma sfruttate questa posizione per spostarvi verso il sud (più commerciale e turistico) e il nord (più tranquillo e meno pubblicizzato).
Tra le tante cittadine del nord, ho scelto Banaue per entrare in contatto con la gente del posto, alloggiando per cinque giorni in un villaggio locale.
Raggiungere questo luogo potrebbe essere difficoltoso ma consiglio assolutamente di vivere in un’esperienza di questo tipo per immergersi fino in fondo alla cultura asiatica con un allontanamento dai comfort e tecnologie a cui siamo abituati quotidianamente.
Le principali attrazioni di questa parte delle isole Filippine sono, oltre alle bellezze naturali che impreziosiscono ogni angolo del luogo, sicuramente le maestose risaie.
Avventuratevi tra le cittadine nei dintorni come Batad, Bontoc, e Sagada per apprezzare le differenti tipologie di risaie ma anche per scoprire i tesori nascosti all’interno di esse: cascate, grotte e addirittura terme naturali.
Le risaie, a mio parere, rappresentano il vero punto di forza di questa zona. Preparatevi a terrazzamenti rivestiti da un tappeto verde e piccoli laghi in cui si riflettono cielo e nuvole creando un’atmosfera magica ed unica.
A Sagada non perdete l’occasione di visitare il famigerato cimitero con le tombe sospese tra le montagne, una storica tradizione del posto e, se siete alla ricerca di esperienze adrenaliniche, vi consiglio di inoltrarvi nelle Sumaguing Cave. A proposito di queste ultime, armatevi di coraggio e spirito d’avventura in quanto si tratta di un percorso tortuoso, lungo circa due chilometri, nel buio totale circondati da pipistrelli intervallati da pozze d’acqua gelata. Il gioco vale la candela? Assolutamente sì, lo spettacolo finale è mozzafiato e, per la complessità presentata, molto poco turistico.
Consigli per risparmiare
Mangia lo street food, valuta bene le escursioni che ti interessano e tratta sempre il prezzo.
Alle isole Filippine, come in genere in tutti i Paesi dell’Asia, trattare è alla base del risparmio sul proprio budget. Ma, ovviamente, non esagerare!
Se hai più tempo a disposizione, scegli di muoverti lentamente seguendo il flusso della vita della popolazione del posto ed utilizzando per muovervi i tuk tuk.
Consiglio di dedicare almeno quattro giorni a quest’isola per immergervi completamente nella natura del luogo tra mare, montagne e cascate.
Le numerose spiagge deserte e poco turistiche di Cebu sono un vero e proprio paradiso, tra tutte cito Bantayan Island e Snake Island, spiagge con lunghissime lingue di sabbia dorata e mare cristallino, dove gli amanti delle immersioni, come me, hanno da divertirsi. Basti pensare che Bantayan Island è famosa per i suoi fondali e per l’infinita quantità di stelle marine, di tutte le dimensioni e di tutti i colori.
Ma Cebu non è solo mare: qui ho visto due cascate dalla bellezza disumana come le Tumalog Falls, dove l’acqua scende incessante, e ancor di più le blasonate Kawasan Falls: il primo luogo molto turistico incontrato nel mio viaggio alle Filippine.
Seppure affollate, le Kawasan Falls rappresentano una tappa obbligatoria, un vero e proprio spettacolo della natura: l’acqua è turchese e il percorso che precede le cascate è pura poesia. I più coraggiosi potranno addirittura scegliere di tuffarsi da quindici metri!
A Cebu sarà possibile raggiungere il punto più alto delle isole, scalando l’Osmena Peak con una vista mozzafiato!
Altra tappa imperdibile è Oslob dove avrete la possibilità di vivere un’esperienza unica: nuotare accanto agli squali balena. Inutile provare a descrivervi l’emozione di essere in acqua di fianco ad animali meravigliosi ma grandi circa sei metri!
Ho vissuto uno di quei momenti indimenticabili quindi vi consiglio caldamente di non perdere questa opportunità.
Nel vostro viaggio alle Filippine non potrà sicuramente mancare l’isola di Palawan e la sua El Nido, destinazione iconica dell’isola.
El nido, la più nota località del luogo, è una miniera di spiagge deserte e paradisiache raggiungibili in barca grazie ad uno dei tanti tour che vi proporranno sull’isola.
Seppur sia una meta molto turistica, ad El Nido ho visto le isolette più belle della mia vita nuotando in acque cristalline.
I tour proposti sono principalmente quattro. Grazie a questi tour si parte alla scoperta di luoghi incredibili come Big Lagoon e Small Lagoon: pagaiare tra quelle acque meravigliose, circondati da quella vegetazione rigogliosa, è un’esperienza da fare nella vita!
Una delle spiagge che maggiormente mi ha colpito in questo paradiso terrestre è Secret Beach dove, oltrepassando sott’acqua una roccia, vi ritroverete in un luogo incredibile tra sabbia dorata, mare cristallino circondati dalle tipiche rocce asiatiche. Un vero sogno ad occhi aperti!
Tralasciando le bellezze naturali, molto piacevole è anche il clima che si respira in questa località piena di localini dove trascorrere le vostre serate frequentati da ragazzi hippie, vegetariani ed ambientalisti che proteggono il luogo, lottando affinché non diventi uno di quei posti considerati dai turisti “usa e getta”.
Arrivare a El Nido non è semplicissimo ed occorre prendere un volo interno.
Durante il mio viaggio, sono partito da Cebu con destinazione l’aeroporto Puerta Princesa e da lì di nuovo un bus che in circa otto ore mi ha condotto fino alla famigerata El Nido.
Preparatevi ad una guida matta e spericolata: gli autisti Filippini non sono famosi per la loro pazienza.
La risposta potrebbe sembrare scontata e riduttiva ma il piatto più frequente che vi verrà propinato a qualsiasi ora del giorno è il riso.
I prezzi per un pasto tipico locale, nel nord, sono irrisori (circa un euro una colazione composta da riso, pancake e banane fresche) mentre al sud, in particolare Palawan, essendo più turistico, riscontrerete maggiore varietà di scelte ma anche costi più alti. Non dimenticate di assaggiare lechón (maiale arrostito), longaniza (salsiccia del posto), tapa (carne trattata con salse locali), adobo (pollo cotto con abbondante aglio, cipolla e salsa di soia) e la kaldereta (carne xon pomodoro).
Le isole Filippine, come la maggior parte dell’Asia, rappresentano una meta economica ma, come sempre, dipende dal luogo in cui sosterete.
Nelle isole più turistiche alloggio e cibo hanno costi medi, in linea con lo standard italiano, mentre gli spostamenti sono davvero economici grazie all’utilizzo dei tuk tuk (per una tratta di dieci minuti, il costo è di circa cinquanta centesimi!).
Altro discorso riguarda le isole meno affollate, in particolar modo quelle del nord, dove anche il cibo e gli alloggi presentano prezzi davvero molto bassi. Considerate per un pasto il prezzo medio di circa 3,00€ mentre per una notte in un alloggio di medio livello circa 20,00€ per una doppia.
Avendo le isole Filippine un clima tropicale monsonico è consigliato andare durante la stagione secca che va da novembre a marzo.