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Brasile

BRASILE IN DIECI GIORNI – IL MIO PRIMO TEMPO

Il mio viaggio in Brasile è stato come il primo tempo di una partita di calcio (il paragone non è a caso), in quanto a causa delle tempistiche ma anche delle condizioni in cui mi sono ritrovata a visitare questo Paese, non ho potuto viverlo in maniera totalizzante, come piace a me.

Mi limiterò, pertanto, in questo articolo a parlare dei posti in cui sono stata che meritano davvero di essere visitati e salterò tutta quella fuffa turistica che non mi ha per niente convinta ma in cui troppo spesso mi sono imbattuta.

cosa vedere in brasile

Cascate di Iguazu
La capoeira a Bahia
Le casette colorate a Bahia
Le spiagge di Copacabana
Il tramonto dal Pan di Zucchero
Cristo Redentore di Rio
pan di zucchero

“Vista dal Pan di Zucchero”

capoeira

“Capoeira”

SALVADOR DE BAHIA – LA CITTà COLOR PASTELLO

E’ la terza città più popolosa del Brasile e, quindi, come potete ben immaginare anche decisamente povera.

Si trova nel nord del Paese e mi ha colpito per diversi aspetti. Non solo positivi!
Bahia, come comunemente viene chiamata dai suoi abitanti, è la città con cui ho avuto un rapporto “più sincero” in quanto fin da subito mi ha mostrato la sua anima vera. Oltre alle bellezze di cui vi parlerò in questo paragrafo, non posso omettere l’aspetto che mi ha scioccata. In questa città ho riscontrato un’insistente presenza di bambini alla ricerca estenuante di elemosina e, al tempo stesso, l’assoluto divieto di cedere con un’offerta di fronte a quelle preghiere. La guida ci raccontava, infatti, che i soldi recuperati vengono utilizzati dagli stessi per procurarsi droga da cui sviluppano una dipendenza, spesso ancor prima di arrivare alla maggiore età. E, purtroppo, vi accorgerete subito che non sono storie senza fondamento dalle lesioni in volto di alcuni di questi ragazzini di forse appena dieci anni!
Non è semplice guardare con degli occhi spensierati un Paese che, in maniera così diretta, mostra tutte le sue ferite però anche questo fa parte del viaggio, della comprensione di un’altra cultura, della verità di un luogo.


Come anticipato, però, Bahia mi ha consolato con la scoperta di una città davvero carina.
Il mio posto preferito in assoluto è il quartiere storico di Pelourinho, dove verrete subito catapultati nella vivacità del posto e noterete le caratteristiche casette dai colori pastello, fotografate di continuo dai tanti turisti che percorrono le stradine fatte di ciottoli. A darvi il benvenuto ci saranno musiche travolgenti e danze ipnotiche ad opera di talentuosi ragazzi (spesso molto giovani). La danza tipica è la capoeira, a metà tra un ballo e una lotta di arti marziali, e potrete assistere a spettacoli gratuiti nel bel mezzo delle strade del quartiere, in cambio di una mancia a vostro piacere.
In questa zona potrete visitare anche la Chiesa e Museo della Misericordia, la piazza storica della città il Terreiro de Jesus e la Catedral Basílica Primacial do Transfiguração do Senhor, conosciuta come la Cattedrale della città.
Il modo più comodo per raggiungere questo quartiere è tramite l’Elevator Lacerda che è anche il modo migliore per ammirare un panorama mozzafiato su tutta la città.
Altri luoghi da visitare degni di nota sono la Igreja de Nossa Senhora do Bonfim, chiesa famosa in tutto lo Stato per i tanti nastri colorati, fitinhas do Bonfim, legati dai fedeli in cerca di grazie, e il quartiere di Barra che sorge proprio sulla punta della città ed è amato per le sue spiagge dorate e acque cristalline, perfette anche per le immersioni.
Ovviamente dovrete assolutamente perdervi anche nei sapori del Paese assaggiando la tipica cucina baiana, costituita maggiormente da latte di cocco, zenzero, peperoni e molti piatti di origine africana, considerato che la maggior parte della popolazione di qui proviene proprio dall’Africa. A questo proposito vi consiglio di visitare il Mercado Modelo con le sue 300 bancarelle di artigianato e specialità locali.
Non dimenticate di accompagnare questi piatti con un succo di canna da zucchero o una bella capirinha!

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Consigli per risparmiare

Spostati con i mezzi locali, tratta sui prezzi delle escursioni e valuta le posizioni degli alloggi. Il Brasile è un Paese dove risparmiare non è difficile ma, come sempre, bisogna sapersi muovere e aver voglia anche di adattarsi. 

Considerate per il vostro alloggio, le zone più periferiche rispetto a quelle centrali dove i prezzi, a volte, sono davvero esorbitanti.

IGUAZU – LE CASCATE DIVISE TRA BRASILE E ARGENTINA

E come in tutti i miei viaggi, arriva la parte selvaggia e naturale che in un luogo come il Brasile non poteva certo mancare. Sono partita da Salvador de Bahia alla volta delle famose cascate di Iguazu che ho ammirato sia dal fronte brasiliano che da quello argentino. Ma andiamo con ordine.
Per visitare le Cataratas del Iguazù  sono partita da Foz do Iguaçu, località situata al confine fra Brasile, Paraguay e Argentina.  Le cascate sorgono in un meraviglioso parco dalla fitta vegetazione, Parque Nacional do Iguaçú, attraversato tramite un safari, ovviamente guidato, che mi ha permesso di vivere il parco tramite un itinerario prestabilito e di entrare a contatto anche con i numerosi animali presenti. Qui ho visto volare e poggiarsi su di me le farfalle più belle e grandi della mia vita!
In Brasile sono presenti solo il 20% di queste cascate ma la cornice meravigliosa che le ospita non ha davvero nulla da invidiare, a mio parere, al lato argentino. Rimarrete scioccati dalla maestosità di queste cascate che potrete ammirare da questo punto in tutta la loro bellezza e nei loro differenti livelli, cosa che non avrete modo di fare dal versare argentino.

Superate le frontiere, ho attraversato il famoso ponte colorato metà con la bandiera brasiliana e metà con quella argentina e, successivamente, mi sono recata al Puerto Iguazú, una località molto carina situata ad una ventina di chilometri dalle cascate.
Qui ho potuto vivere emozioni totalmente differenti da quelle vissute in Brasile, nonostante fossero le stesse cascate!!! Se del lato brasiliano ho apprezzato le cascate che si aprivano in tutta la loro completezza circondate da uno sfondo naturale incredibile, in Argentina ne ho avvertito sulla pelle la potenza!
Il percorso effettuato mi ha permesso in più di una volta di essere quasi sul punto di toccare i forti getti d’acqua provenienti dalle rocce, che creavano un effetto di ripetuti salti d’acqua.
Ma l’emozione più forte l’ho vissuta quando mi sono ritrovata davanti ad un enorme massa d’acqua cadere con prepotenza e chiasso dall’alto, tanto da creare in me uno stato di adrenalina e vuoto nello stomaco: la Garganta del Diablo. Si tratta della cascata più alta che si può contemplare da vicino e non si può spiegare cosa si prova ad essere a pochi passi da una prova così evidente della forza incredibile della natura!

Inutile dirvi che queste giornate fanno parte dei miei momenti più belli vissuti durante questo viaggio ma, al tempo stesso, non si tratta di visite molto economiche. Ammirare le cascate da entrambi i versanti è un’esperienza incredibile (e davvero personalmente non saprei quali dei due lati consigliare di sacrificare) ma i costi sono comunque elevati considerando che bisogna attraversare la frontiera e, se non si riesce a fare tutto in una giornata, anche prevedere di dormire nelle vicinanze del confine.

RIO DE JANEIRO – UN VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE

Ed ovviamente non poteva mancare il cuore del Brasile che ha riempito i miei occhi di quelle meraviglie, fino a quel momento ammirate solo tramite articoli di giornali e documentari alla TV.
E a proposito di meraviglie, qui ho avuto modo di spuntare dalla lista sette meraviglie, un’altra grande bellezza: il Cristo Redentore. Ma, anche in questo caso, cercherò di guidarvi con l’ordine che ho vissuto io percorrendo questa città.
Alloggiavo nel quartiere di Copacabana, quindi avevo di fronte a me le più estese spiagge mai ammirate ma, come potete immaginare trattandosi di oceano, l’acqua scura e agitata nei giorni vissuti non mi ha regalato grandi gioie, permettendomi di bagnare soltanto i piedi!
Il quartiere che mi ha ospitato, insieme a quello de Ipanema, è un tripudio di bellezza, vivacità e sport. Quest’ultimo punto mi ha sorpreso molto in quanto in questa città ho avuto la conferma di quanto lo sport nel Paese non rappresentasse un semplice passatempo ma un vero e proprio culto. Basti pensare che attrezzature per allenarsi sono disponibili gratuitamente ovunque sia in strada che sulle spiagge e che, a qualsiasi ora del giorno mi affacciassi dal balcone della mia stanza, vedessi gente correre!
Per non parlare del calcio poi… bambini, ragazzi, adulti e anziani che improvvisano partite in tutti i luoghi della città con totale apertura anche verso i turisti. Immaginate che un gruppo di ragazzi si avvicinò anche a mio padre per invitarlo a prendere parte ad una delle loro giocate amatoriali!
Ma torniamo alle meraviglie o meglio ai luoghi da non perdere.
Arrivati a Rio, pianificate subito la vostra visita al monte Corcovado per visitare la statua del Cristo Redentore. La raggiungerete tramite un comodo trenino che vi condurrà fino alla cima lasciandovi solo una rampa di scale da salire. Lo spettacolo che ammirerete non ha nulla a che vedere con le foto sul web. La statua è davvero gigantesca! Pensate che solo la testa è alta 3 metri e complessivamente vi ritroverete di fronte ad un Cristo di quasi 22 metri. Vi avviso, infatti, che dovrete mettere in campo tutto il vostro estro per fotografarlo nella sua interezza!
Un altro luogo di forte impatto è la vista dal Pan di Zucchero, in brasiliano Pão de Açúcar, un monte da cui si potrà scorgere un panorama magico ed unico sulla città, soprattutto durante l’orario del tramonto per godere dei giochi di luce dell’ora d’oro direttamente dalla terrazza, sorseggiando una capirinha, in compagnia anche di alcune scimmiette. A proposito di queste ultime, attenzione a non dargli MAI da mangiare altrimenti diventano aggressive e pretenziose!
Potrete raggiungere la cima del Pan di zucchero grazie ad una funivia che parte da piazza General Tiburcio.

Un altro quartiere da non perdere è quello del Sambodromo, chiamato Cidade Nova, famoso per la scalinata Selaron, diventata iconica per il Brasile.

cristo redentore

COSA MANGIARE IN brasile

Sicuramente la famosa in tutto il mondo: il churrasco. Si tratta del piatto tipico per eccellenza, costituito da una grigliata di carne mista cucinata su grossi spiedini e servita in maniera decisamente abbondante.
Altri piatti caratteristici del Paese, da me approvati, sono il Feijão Tropeiro con fagioli, uova strapazzate e pancetta croccante, i Coxinha ripieni di carne e di verdure e Acarajè, polpette da gustare anche in strada, di fagioli fritti e crema di gamberi!

QUANTO COSTA la vita IN brasile

Tantissimo dipende dai quartieri che visiterete. Copacabana e Ipanema di Rio de Jainero, ad esempio, avevano costi perfettamente equiparabili ai nostri europei mentre nelle zone più periferiche si possono fare veri affari anche per quanto riguarda i souvenir e i pasti nei ristoranti.
Come in qualsiasi Paese del sud America, bisogna sapersi muovere per risparmiare e non incappare nelle cosiddette trappole dei turisti

fiesta

QUANDO ANDARE IN brasile

Ho visitato questo Paese durante il mese di maggio e, a parte il mare, mi sentirei di consigliarlo in quanto mi ha permesso di vivere serenamente il Brasile ma il periodo ideale coincide con la loro estate che va

da dicembre a marzo con un clima caldo e soleggiato.

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